Un libro che ancora non abbiamo letto, dice il sottotitolo. Un libro che pochi hanno letto e chi l’ha letto non l’ha capito e chi l’ha capito non gli è servito, dice l’attore a un certo punto dello spettacolo che si intitola Il Capitale. Come il libro di Karl Marx, certo. Si parla infatti di […]
Continua a leggere...Due donne entrano con in mano un secchio e uno straccio e cominciano a pulire meticolosamente il palco, mentre ancora sono accese le luci in sala. In sottofondo si ascolta una musica etnica. Dopo un po’ le raggiunge un’altra donna che diffonde nell’aria un fumo odoroso di incenso – è lei, la coreografa e danzatrice […]
Continua a leggere...Il bianco e il nero si rispecchiano all’ingresso negli spazi del Mattatoio, cuore vibrante da sempre di Short theatre, anche se quest’anno il festival romano di settembre si allarga a occupare altri spazi più istituzionali, dal Vascello all’Argentina e oltre. Di un diafano biancore è il volto della bambola che Gisèle Vienne ha eletto a […]
Continua a leggere...Un vento insistente soffia sulla scena di Addio fantasmi. Fa ondeggiare continuamente le tende leggere che piovono pieghettate dall’alto e racchiudono uno spazio neutro, vuoto ma non chiuso all’esterno. Ché anzi quelle pareti fluttuanti si attraversano con facilità, sono permeabili alle voci che provengono dall’esterno, si può anche rispondergli restando di qua. All’interno ci stanno […]
Continua a leggere...Una marionetta che cerca di rompere i fili che la legano. Un arlecchino senza più padroni. Era questa forse l’immagine che restava impressa al termine delle prime apparizioni di Teshigawara Saburo sui nostri palcoscenici – era stato soprattutto il Comunale di Ferrara ad assumersi il compito di far conoscere in Italia il poliedrico artista giapponese. […]
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