Quando il teatro è piacere. Perché non sempre il teatro è piacere, può costare allo spettatore più di una serata persa. Ma qui si respira un’aria diversa, lo si percepisce subito. Sarà l’atmosfera pop e un po’ retrò che mette di buon umore. La musica allegra, che vien voglia di ballare. Le immagini dei titoli […]
Continua a leggere...Potrebbe essere il tempo di una giornata, o di un periodo dell’anno, come un calendario, dice Romeo Castellucci a proposito di Hey Girl!. Potrebbe anche essere un periodo della vita, questo tempo teatrale che l’artefice della Societas Raffaello Sanzio inscena nella sua nuova creazione. Un tempo che parte visivamente da un risveglio assai prossimo a […]
Continua a leggere...Una grande sala dalle alte pareti tutte rivestite di un legno né chiaro né scuro, con un’ostinata aria di vecchio, l’aria delle cose fuori moda senza essere state ancora consumate dal tempo. Un bunker che è anche uno smisurato armadio guardaroba, pieno di cassetti e di ante e di scomparti che possono contenere di tutto, […]
Continua a leggere...In diverse occasioni hai detto che per te la scena è come un luogo di cerimonie per i nostri fantasmi. La presenza di manichini, oggetti antropomorfi e bambole accanto a figure umane nei tuoi spettacoli è un modo di interrogare il rapporto tra corpo vivente e corpo artificiale (il simulacro)? Il mio lavoro nasce […]
Continua a leggere...Vorrei partire dal titolo che hai scelto per il nuovo lavoro, Questo buio feroce: da un lato è una formula evocativa che può essere riempita di significati diversi, di fronte allo spettacolo, ma d’altro canto è anche, per chi lo conosce, il titolo dell’ultimo libro scritto da Harold Brodkey, che del resto tu citi esplicitamente. […]
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