1. No, non è una “generazione”, se dietro questo termine si vuole intendere la rivendicazione di un distacco dalle esperienze precedenti o un insolente spirito di gruppo. Loro, i più giovani, a sentir parlare di generazione non ci stanno tanto. Tutt’al più si sentono complici, lo si vede da come partecipano l’uno al lavoro dell’altro. […]
Continua a leggere...Si inizia con una lezione sulla forma degli ideogrammi cinesi, sul loro prendere forma sotto il tocco del pennello, in un gesto pittorico che ne svela anche il significato nascosto: come quel semplice tronco tracciato dall’alto verso il basso che deve mettere radici per diventare albero e quando il segno si moltiplica si trasforma in […]
Continua a leggere...A Berlino, a Berlino, a Berlino. A chi si interroga sulla crisi della regia nel teatro attuale non si può che consigliare un viaggio nella capitale tedesca, che i voli low cost rendono ormai più facile della gita a Chiasso cui da ragazzi ci sollecitavano i maestri. Si può per esempio andare a vedere come […]
Continua a leggere...C’era già Caino nel paesaggio con figure dell’ultima creazione del Teatro Valdoca, qualche stagione fa. Se ne stava lì, in attesa che qualcuno lo riconoscesse. Era lui il fratello rotto, il figlio più brutto e malato, vittima e carnefice che uccideva e soccombeva al suo gesto. Adesso lo sappiamo, ci pare di saperlo, cominciamo a […]
Continua a leggere...Aveva ben ragione Sergio Leone a mostrarci nel suono del carillon qualcosa di terminale. Come se davvero l’esaurirsi di quel suono dolcemente elementare e della carica meccanica che lo aveva sostenuto portasse con sé la premonizione di un evento fatale. È questa sensazione che ci punge all’uscita della Trilogia degli occhiali, come sinteticamente viene chiamata […]
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