• Santa estasi è lo spettacolo dell’anno. Consegnati in diretta radiofonica i Premi Ubu 2016

    Arrivano anche quest’anno i Premi Ubu per il teatro, giunti alla trentanovesima edizione sotto la cura dell’Associazione Ubu per Franco Quadri e come d’abitudine assegnati con un referendum tra critici e studiosi di teatro. Per la prima volta la premiazione si è svolta non in teatro ma in diretta radiofonica, dagli studi milanesi di Radio3 Rai, nel corso della trasmissione Piazza Verdi curata da Elio Sabella.

    Migliore spettacolo dell’anno è Santa Estasi. Atridi: otto ritratti di famiglia, una creazione che vede giovani allievi attori e drammaturghi misurarsi con la tragedia e riscriverne i tratti sotto lo sguardo magistrale di Antonio Latella e dei suoi drammaturghi Francesco Bellini e Linda Dalisi. All’intero cast di Santa Estasi va anche il premio dedicato al miglior attore o performer under 35. Sono: Alessandro Bay Rossi, Barbara Chichiarelli, Marta Cortellazzo Wiel, Ludovico Fededegni, Mariasilvia Greco, Christian La Rosa, Leonardo Lidi, Alexis Aliosha Massine, Barbara Mattavelli, Gianpaolo Pasqualino, Federica Rosellini, Andrea Sorrentino, Emanuele Turetta, Isacco Venturini, Ilaria Matilde Vigna, Giuliana Vigogna.

    Il premio alla migliore direzione organizzativa assume il valore di un riconoscimento alla carriera essendo assegnato a Pietro Valenti, direttore uscente di ERT Fondazione, cui si deve anche la produzione del progetto che ha portato a Santa Estasi.

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    Per la migliore regia il premio è andato a Federico Tiezzi per lo spettacolo Calderòn di Pier Paolo Pasolini, coprodotto dal Teatro di Roma e Fondazione Teatro della Toscana.

    Pari merito per la migliore novità o progetto drammaturgico: Tindaro Granata per Geppetto e Geppetto e Spiro Scimone per Amore, un’area siciliana di conferme e scoperte, con tutti i protagonisti presenti in studio. Amore si aggiudica anche il premio per il migliore allestimento scenico, a cura dell’artista-scenografo napoletano Lino Fiorito.

    Migliore attore o performer e miglior attrice o performer sono rispettivamente Paolo Pierobon per la sua interpretazione in Morte di Danton, regia di Mario Martone, e Elena Bucci che nella scorsa stagione si è distinta in numerosi spettacoli segnalati tutti a gran voce da chi l’ha votata: La locandiera, Canzone di Giasone e Medea, Macbeth Duo, Bimba. Inseguendo Laura Betti.

    Lo sguardo internazionale degli Ubu vede trionfare come migliore spettacolo straniero presentato in Italia Jan Fabre col suo monumentale Mount Olympus – To Glorify the Cult of Tragedy, un’azione scenica della durata di ventiquattr’ore vista al Teatro di Roma per Romaeuropa festival.

    Il premio per il miglior progetto sonoro o musiche originali è andato a Enzo Avitabile che firma le musiche di Vangelo, per la regia e il progetto sonoro di Pippo Delbono.

    Tre i premi speciali Ubu 2015. A l’Arboreto di Mondaino, nei pressi di Rimini, centro di ricerca teatrale tra i più attivi e dinamici d’Italia, che sin dalla sua fondazione, nel 1998, riflette sul concetto di residenza, negli ultimi vent’anni divenuto sempre più centrale nel processo di creazione artistica. Rivolto ai giovani, è un laboratorio permanente che stabilisce un nesso diretto tra creatività e territorio, inserito com’è in un bosco di nove ettari, dove nel 2004 è stato costruito anche il Teatro Dimora, ora principale sede delle molteplici attività del centro. Alle edizioni Titivillus per l’impegno profuso nella documentazione del teatro contemporaneo nelle sue molteplici espressioni artistiche e poetiche. Infine a Fausto Malcovati, un premio a una carriera niente affatto conclusa ma pienamente operosa. Perché Malcovati ha dedicato la vita a studiare, far conoscere, tradurre i maestri del teatro russo, da Stanislavskij a Mejerchol’d, fino agli ultimi libri su Cechov e Nemirovic-Dancenko. Perché si è sempre interessato al teatro vivente ed è stato un pedagogo che ha fatto appassionare molte generazioni di studenti alle questioni teatrali e al pensiero dei Maestri.

    Ai vincitori dei Premi Ubu 2016 è stato consegnato un vinile prodotto da Bluemotion, collettivo musicale costituito da Valerio Vigliar (pianoforte), Ilaria Graziano (voce), Roberto Dell’Era (voce) e Rodrigo Erasmo (violino). Il disco contiene la traccia di un brano musicale appositamente creato da Valerio Vigliar, intitolato Qui è eternamente alba.

    In occasione dei Premi Ubu 2016, è stato attribuito anche il Premio Franco Quadri 2016 al Collettivo dell’Angelo Mai di Roma, con la seguente motivazione: “Angelo Mai, laboratorio di sperimentazione artistica e attivismo politico, mosso dall’intento di portare la cultura – nella sua accezione più ampia – tra i beni primari. Facendo leva su una rinnovata narrazione di lotta, nei suoi dodici anni di attività, fitti di incontri, collaborazioni, creazioni teatrali e musicali, di progetti fuori formato, Angelo Mai si è offerto alla città di Roma e al teatro italiano come una realtà capace di attivare un processo di riappropriazione dei luoghi alternativo alla privatizzazione e alle liberalizzazioni del mercato, costruendo un tessuto di relazioni che passano dai corpi e dallo scambio di pratiche e saperi, testimoniando nuove forme di abitazione, di produzione e gestione per il Teatro. Realizzando progetti a forte densità etica innervati nel tessuto cittadino, Angelo Mai ha mostrato la possibilità di una politicizzazione dell’estetico sotto il segno di immaginazione e invenzione linguistica, attraverso le collaborazioni con artisti di diverse generazioni e nazionalità e le creazioni del collettivo teatrale Bluemotion e dell’Orchestrina omonima. E, insieme, prestando attenzione all’universo pedagogico, così come lavorando attivamente con associazioni e onlus impegnate per i diritti civili. Nell’assegnazione del Premio Franco Quadri al Collettivo dell’Angelo Mai, l’Associazione vuole sottolineare anche la forza di resistenza di questa realtà nel proporre con tenacia un ripensamento delle istituzioni della cultura, della facoltà di attenzione e delle condizioni di lavoro, diventando un punto di riferimento produttivo per molti artisti del panorama teatrale e musicale, una casa dove creare in libertà. Imprese ignorate quando non osteggiate dall’attuale incapacità al dialogo di chi gestisce il potere, eppure condotte con prodigiosa auto-organizzazione e auto-definizione, facendosi al contempo grido e soluzione per ridefinire spazi funzionali al ripensamento in comune del modo di fare e fruire l’arte”.

    Il Premio Franco Quadri, assegnato dal direttivo dell’Associazione, individua un maestro o una promessa della creazione contemporanea, della critica o della produzione, non solo teatrale. È un riconoscimento che va oltre le consuete categorie di genere, caratterizzato da un respiro transnazionale, teso a indicare percorsi che nutrono le arti in un costante processo di rigenerazione tra passato e futuro, messo in atto dai diversi angoli della scena. Negli anni scorsi sono stati premiati Frie Leysen e Heiner Goebbels.

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