Si era capito subito che c’era di più del talento nel lavoro creativo di Mundruczó Kornél, quando il regista ungherese si era affacciato sulle scene europee con il disturbante Frankenstein-Project, una decina d’anni fa. E già si era cominciato a vedere i suoi film, subito premiati nei festival, come la cruda parabola familiare di Delta […]
Continua a leggere...La parola “vendetta” si staglia a caratteri cubitali sulla rosseggiante palizzata di assi di legno che racchiude lo spazio scenico. Gli interpreti si presentano lì davanti sgambettando sulle note di un motivetto allegro, in una passerella da varietà d’antan. Ahi ahi ahi, cantano muovendo per l’aria una mano. È l’imprinting che Declan Donnellan impone alla […]
Continua a leggere...Non è la prima volta che viene portata sulla scena La maladie de la mort. E forse qualcuno ricorda ancora la raffinata creazione tutta virata in nero e bianco che Robert Wilson trasse dal breve racconto di Marguerite Duras, una ventina d’anni fa. Un contrasto cromatico che dai costumi dei due interpreti – il nero […]
Continua a leggere...La ricordiamo bene la sera in cui si era incontrato per la prima volta il teatro di Eimuntas Nekrosius. Era la primavera del 1989, anno cruciale per le sorti dell’est europeo e anche nostro, come poi si sarebbe capito. La caduta del muro che divideva in due il continente non era ancora avvenuta. Ma un […]
Continua a leggere...Sullo schermo che funge da fondale si proietta l’immagine di una anziana donna morente. È seduta in poltrona, immobile, gli occhi socchiusi. La camera fissa su quel volto ne registra i minimi movimenti rallentati. È per lei che si intona Requiem pour L., l’ultima creazione di Alain Platel e Fabrizio Cassol, presentata al teatro Ariosto […]
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