• A Taormina l’universo teatrale di Scimone e Sframeli

    La compagnia Scimone Sframeli festeggia a Taormina, dal 18 al 31 luglio al Palazzo dei Congressi, i primi venti anni di attività teatrale, nello stesso luogo dove debuttarono con Nunzio, il 20 agosto del 1994, con la regia di Carlo Cecchi. Una vera e propria “monografia” che vuole ricordare il sodalizio artistico di Spiro Scimone autore/attore e Francesco Sframeli attore/regista, entrambi messinesi e, a tutt’oggi,  esempio di compagnia teatrale che mette in scena il proprio repertorio di drammaturgia contemporanea, diventato negli anni un punto di riferimento in Italia e all’estero. 

    Negli anni la compagnia ha collaborato con registi, attori e scenografi tra i più importanti e eccentrici del panorama nazionale. Ricordiamo alla regia, dopo Carlo Cecchi, Valerio Binasco e Gianfelice Imparato; tra gli scenografi un’artista quale Titina Maselli e ancora Sergio Tramonti, Barbara Bessi e, in ultimo, Lino Fiorito che ha creato la scena di Pali e Giù. Per il disegno-luci l’indimenticabile Domenico Maggiotti e, negli ultimi anni, Beatrice Ficalbi. Da La busta Francesco Sframeli ha curato direttamente la regia, mentre da La festa i personaggi dei testi di Scimone sono diventati tre e poi quattro e altri attori hanno fatto parte della compagnia: Nicola Rignanese, Salvatore Arena e Gianluca Cesale. Gli ultimi due arricchiscono, ancora oggi, la compagnia con la loro interpretazione in spettacoli come La Festa, Il cortile, La Busta, Pali e Giù.

    La monografia dedicata all’universo teatrale e creativo di Scimone Sframeli prevede i sette spettacoli del repertorio della compagnia  (Nunzio, Bar, La festa, Il cortile, La busta, Pali, Giù) a testimonianza di una volontà di lettura e approfondimento del loro lavoro ventennale che parte dalla lingua siciliana e, via via, si affina e travalica i confini nazionali. Un attraversamento dei temi e delle caratteristiche della scrittura di Spiro Scimone, strettamente connessa alla sua stessa interpretazione sulla scena e, quindi, al lavoro di attore e regista di Francesco Sframeli. Un’occasione unica, che consentirà agli spettatori, di conoscere, vivere e sperimentare un lavoro di creazione che è anche “artigianato” (scrittura, interpretazione, messa in scena, ascolto), in un flusso vivo e sempre attuale.

    A corollario della monografia, il 31 luglio all’Archivio Storico di Taormina, è previsto un incontro con la partecipazione di critici, studiosi, traduttori e operatori del settore teatrale (molti dei quali francesi), in un confronto comparativo sul lavoro e l’esperienza della compagnia. Un modo organico per indagare la drammaturgia contemporanea del più recente prossimo (gli ultimi venti anni), il suo stato a oggi e proiettarlo nel prossimo futuro, allargando la questione ai circuiti dedicati alla drammaturgia contemporanea in un momento di cambiamento e criticità.

    Nello stesso giorno, al Palazzo dei Congressi andrà in scena Giù ultimo dei lavori della compagnia che ha debuttato due stagioni fa al festival delle Colline Torinesi e che ha avuto una maggiore circuitazione in territorio francese. La data di Giù a Taormina rappresenta una prima assoluta al Sud.

    Il progetto “L’universo teatrale di Spiro Scimone e Francesco Sframeli” è organizzato in collaborazione con Taormina Arte, sotto forma di “evento speciale”, grazie al sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, alla individuazione di fondi europei e ai proventi di biglietteria. Importante il sostegno di ERSU e del Centro Internazionale di Studi sulle Arti Performative “Universiteatrali” dell’Università di Messina. L’Università di Messina ha concesso il patrocinio morale.

     

     

     

     

    Post Tagged with ,